Secondo i dati dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro il 28% dei lavoratori dell’Unione Europea soffre per eccesso di stress legato al lavoro; questo problema si colloca, quindi, al secondo posto dopo il mal di schiena, tra i problemi più diffusi di salute legata al lavoro, con importanti conseguenze sul piano sociale ed economico.

In letteratura è ormai noto e condiviso l’assunto secondo il quale la gestione del rischio di stress occupazionale costituisce una leva organizzativa di benessere e di efficacia. In altre parole, considerare il rischio psicosociale in tutte le sue espressioni può determinare sia un aumento dei livelli di benessere organizzativo1 sia una migliore performance con conseguenti benefici economici e sociali per le aziende

L’art. 28 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008 (e dalle successive integrazioni, vedi d.lgs. 106/2009) prevede che il datore di lavoro valuti tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli collegati allo stress lavoro correlato, secondo i contenuti dell’accordo quadro europeo sullo stress lavoro–correlato, concluso l’8 Ottobre 2004 e recepito a livello nazionale con l’accordo interconfederale siglato il 9 giugno 2008.

In ottemperanza con quanto imposto dal decreto legislativo 81/2008 e dalle successive integrazioni (d.lgs. 106/2009), Prevention Work vi può accompagnare nella realizzazione di una valutazione del rischio stress lavoro-correlato e nella contemporanea implementazione di misure per la riduzione del rischio stress.